“Si faccia una vita interiore – di studio, di affetti, d’interessi umani che non siano soltanto di “arrivare”, ma di “essere” – e vedrà che la vita avrà un significato.” – Cesare Pavese, ‘Lettera a Fernanda Pivano’
Spunti di riflessione
Se non abbiamo uno spazio interiore che ci arricchisce, la vita non può darci alcun appagamento. La ricerca esteriore, la rincorsa per fare mille cose o ottenere oggetti materiali, ci lascerà, prima o poi, l’amaro in bocca. Per questo Cesare Pavese sottolinea l’importanza di coltivare una vita interiore di interessi che non siano legati solo al possedere, ma che si fondino sull’‘essere’.
L’invito a dedicarsi a una vita interiore comprende diversi aspetti, come lo studio, gli affetti e gli interessi umani che vanno al di là del mero “arrivare” in termini di successo esteriore. L’accento su “essere” anziché “arrivare” sposta nettamente la prospettiva: non concentrarsi solo sugli obiettivi esterni, ma approfondire la comprensione di sé stessi, delle proprie passioni e delle relazioni umane.
Cesare Pavese sta dicendo che investire nella costruzione di una vita interiore ricca di significato può portare a una maggiore realizzazione personale e soddisfazione. La vita, in questo modo, non è vista come una ricerca spasmodica del successo esterno, ma come un viaggio interiore che dà senso all’esistenza.
Va detto anche, che la ricerca di un significato nella vita non è qualcosa che si trova automaticamente raggiungendo determinati traguardi esterni, ma piuttosto attraverso un impegno attivo nel comprendere le nostre vere esigenze, quelle della nostra anima. In questo modo, si scoprià che la vera realizzazione e il significato della vita emergono solo dall’interno di ciascun individuo.