“La mia vita non ha scopo, direzione, obiettivi, significato, eppure sono felice. Non riesco a capirlo. Cosa sto facendo bene?” – Charles M. Schulz, ‘Peanuts, Snoopy’
Spunti di riflessione
La citazione tratta da Snoopy parla della cosidetta “gioia senza oggetto”, un paradosso esistenziale che molti individui sperimentano: la felicità non sempre deriva dalla presenza di uno scopo chiaro o da una direzione definita nella vita. La felicità può essere trovata anche in assenza di un significato esplicito o di un obiettivo concreto quando si riferisce all’appagamento derivato dalla profondità dell’anima.
L’assenza di scopo e direzione
La frase dell’autore di Snoopy, Charles M. Schulz, apre alla riflessione su cosa sia davvero la felicità e su come ognuno possa intenderla diversamente a vari livelli.
L’idea di felicità senza scopo è legata alla vita contemplativa, è un sentire che si sviluppa solitamente in chi è più introspettivo ed è riuscito ad entrare in se stesso per scoprire la propria essenza.
Di fatto, la vera felicità (o meglio gioia) che non è limitata all’appagamento dei desideri, è interna e può essere sperimentata indipendentemente dalle circostanze esterne o dagli obiettivi di vita. Questo tipo di felicità è legata a una pace interiore e una sensazione di benessere svincolata da tutto il resto.
Una delle condizioni che porta alla pace interiore è il riconoscere e accettare che la vita può non avere uno scopo specifico, liberandoci dalle aspettative e dalle insoddisfazioni.
La felicità non ha formule
La difficoltà di comprendere pienamente perché si è felici, nonostante l’assenza di scopo, riflette l’idea che la felicità sia un fenomeno complesso e non facilmente riducibile a una formula o a una serie di condizioni.
Snoopy si chiede “Cosa sto facendo bene?” e con ciò invita a una ricerca interiore e a una curiosità che possono far comprendere meglio il proprio stato (il conoscere se stessi), contribuendo alla felicità, anche se non si arriva a una risposta definitiva.
Filosofia esistenzialista
In questa citazione si ritrovano i temi esistenzialisti, dove il significato e lo scopo sono visti come creazioni personali piuttosto che verità universali. Ogni individuo può trovare o creare il proprio senso di significato, anche se esso non è esplicitamente definito.
Vi è anche un richiamo al minimalismo, dove la semplicità e l’assenza di complicazioni vengono apprezzate e valorizzate come percorsi verso la felicità.
Felicità e semplicità
Concludendo, le parole di Snoopy riflettono sulla natura della felicità e sul modo in cui la viviamo. Possiamo affermare che la felicità non è necessariamente legata a grandi obiettivi o a un significato profondo, ma può essere trovata nella semplicità dell’essere e nell’accettazione della vita così com’è. Riuscire ad adottare una tale prospettiva può essere liberatorio e offrire un nuovo approccio all’esistenza.