Se prendi un rospo, lo metti in una pentola con l’acqua e lo porti sul fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell’acqua, rimane dentro e continua ad adattarsi all’aumento di temperatura.
Però quando l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola, ma non riesce, perché è troppo indebolito e stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura.
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente… ciò che ha ucciso il rospo invece è stata la sua incapacità di decidere QUANDO saltare fuori.
Perciò smettila di “adattarti” a situazioni sbagliate, rapporti abusivi, amici parassiti e tante altre faccende che ti “scaldano”. Se continui ad adattarti corri il rischio di “morire” dentro.
– Noam Chomsky, ‘Il principio della rana bollita’.
Morale della storia
La morale di questa storia è molto esplicita e cioè: è importante saper riconoscere quando è il momento di lasciare una situazione dannosa, anche se ci si è adattati ad essa nel corso del tempo. Continuare ad adattarsi a condizioni negative ci espone a conseguenze gravi e, alla fine, potrebbe risultare impossibile uscirne.
Prendere decisioni tempestive, saper riconoscere quando occorre cambiare direzione nella vita, quali compagnie abbandonare o quali abitudini dannose modificare, è ciò che preserva il nostro benessere e la nostra felicità.