Schema della tecnica dei ‘5 perché’: capire le cause del problema.
La tecnica dei “5 perché” è un approccio utilizzato per esplorare le cause profonde di un problema o di una situazione. Consiste nel porre una serie di domande “perché” in modo iterativo per scavare sempre più a fondo nella radice del problema.
Di solito, si parte da una situazione o da un problema superficiale e si procede a interrogarsi sul perché si è verificato, con l’obiettivo di individuare le cause principali anziché fermarsi alle manifestazioni esterne del problema.
Come funziona lo schema dei 5 perché?
Perché? -> Causa principale del problema
Perché quella è la causa? -> Motivo sottostante alla causa principale
Perché quel motivo è vero? -> Spiegazione del motivo sottostante
Perché quella spiegazione è valida? -> Radice della spiegazione
Perché quella radice è il problema fondamentale? -> Verifica della causa principale
Ecco un esempio pratico di come funziona la tecnica dei 5 perché:
- Perché il progetto è fallito?
- Perché abbiamo mancato la scadenza.
- Perché abbiamo mancato la scadenza?
- Perché abbiamo avuto problemi con la pianificazione delle risorse.
- Perché abbiamo avuto problemi con la pianificazione delle risorse?
- Perché non abbiamo valutato correttamente la complessità delle attività.
- Perché non abbiamo valutato correttamente la complessità delle attività?
- Perché non abbiamo coinvolto abbastanza membri del team nella fase di pianificazione.
- Perché non abbiamo coinvolto abbastanza membri del team nella fase di pianificazione?
- Perché non abbiamo comunicato chiaramente i requisiti del progetto e le aspettative del cliente.
In questo esempio, la causa principale del fallimento del progetto è stata identificata come una mancanza di comunicazione e coinvolgimento del team nella fase di pianificazione. Utilizzando la tecnica dei 5 perché, è possibile individuare le cause profonde di un problema e affrontarle in modo più efficace, anziché concentrarsi solo sulle sue manifestazioni esterne.
Altro esempio.
Problema: L’auto non si accende.
- Perché? Batteria scarica.
- Perché la batteria è scarica? Perché le luci interne sono state accese per troppo tempo.
- Perché le luci erano accese? Perché ho dimenticato di spegnerle.
- Perché ho dimenticato di spegnerle? Sono distratto/a.
- Perché sono distratto/a? Sono stressato/a dal lavoro.
Quando utilizzare l’analisi dei 5 perché?
Questo tipo di analisi è utile per risolvere problemi semplici o moderatamente difficili e migliorare la qualità dei processi. Tuttavia, potrebbe non essere adatta per problemi complessi o critici, poiché potrebbe limitare l’indagine a una singola traccia di ricerca delle cause.
Come utilizzare i 5 perché:
- Mettere insieme un team di lavoro: riunisci persone con conoscenze sul problema e sul processo da risolvere, inclusa una persona che agisca da facilitatore.
- Definisci il problema: scrivi una dichiarazione chiara e concisa del problema su cui il team è d’accordo.
- Chiedi il primo “Perché?”: indaga sul motivo del problema.
- Continua a chiedere “Perché?” altre quattro volte: per ogni risposta, chiedi ulteriori chiarimenti per scavare sempre più a fondo fino a identificare le cause principali.
- Registra le risposte: scrivi le risposte in modo chiaro e conciso per avere un’idea chiara delle cause principali.
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5 Perché schema
Modello dei 5 perché: il diagramma dei 5 perché può seguire una singola linea di indagine o più corsie di indagine, a seconda delle risposte date e delle interconnessioni tra i problemi.
Flessibilità e integrazione: Questo metodo è flessibile e può essere combinato con altri approcci di risoluzione dei problemi, come l’analisi delle cause ed effetti o Six Sigma, per ottenere risultati più completi e accurati.
In breve, i 5 perché sono uno strumento semplice ma efficace per identificare le cause profonde dei problemi e migliorare i processi. La loro flessibilità li rende adatti a una varietà di contesti e possono essere integrati con altre metodologie per ottenere risultati ottimali.
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Esempio schema a linea doppia
Il metodo dei 5 Perché ti consente anche di seguire più corsie di indagine. Un esempio di ciò è mostrato nella Figura 2, di seguito.
Nel nostro esempio, chiedendo “Perché la consegna è avvenuta in ritardo?” produce una seconda risposta (Motivo 2). Chiedere “perché?” poiché quella risposta rivela un unico motivo (motivo 1), che puoi affrontare con una contromisura.
Allo stesso modo, chiedendo “Perché il lavoro ha richiesto più tempo del previsto?” ha una seconda risposta (Motivo 2) e chiede “Perché?” a questo punto emerge un unico motivo (Motivo 1). Un altro “perché?” qui individua due possibilità (Motivi 1 e 2) prima che una possibile contromisura diventi evidente.
C’è anche un secondo motivo per “Perché abbiamo finito l’inchiostro della stampante” (Motivo 2) e un’unica risposta per il successivo “Perché?” (Motivo 1), che può poi essere affrontato con una contromisura.
(Fonte consultata: mindtools.com - Titolo articolo '5 Whys')