Carl Gustav Jung, uno dei più importanti psicoanalisti del XX secolo, sviluppò il concetto di inconscio collettivo basandosi sull’osservazione di certi modelli ricorrenti, o archetipi, che sembravano emergere indipendentemente dal contesto culturale, storico o personale. Questi archetipi non erano semplici creazioni individuali, ma erano presenti nella psiche di persone di diverse epoche e culture, suggerendo un’origine comune e condivisa a livello inconscio.

Ecco alcuni degli archetipi chiave che portarono Jung a formulare la teoria dell’inconscio collettivo:

  1. L’Ombra: rappresenta l’aspetto oscuro e sconosciuto della personalità. È l’insieme delle caratteristiche personali che vengono rifiutate o ignorate, spesso perché considerate inaccettabili dalla coscienza. Jung notò che il concetto di ombra era presente in miti, religioni e leggende di tutto il mondo, suggerendo che esso incarnasse un elemento universale dell’esperienza umana.
  2. L’Anima e l’Animus: l’Anima rappresenta l’archetipo del femminile nel maschile, mentre l’Animus è l’archetipo del maschile nel femminile. Questi archetipi indicano le qualità opposte presenti in ogni individuo, e sono ricorrenti in miti e storie che parlano di figure come la dea o l’eroe guerriero, mostrando l’importanza di integrare e bilanciare queste energie opposte.
  3. Il Sé: rappresenta l’unità e l’interezza della psiche. È l’archetipo che guida l’individuo verso l’integrazione e l’auto-realizzazione, spesso simbolizzato da figure come il mandala, il cerchio o il Cristo nelle tradizioni religiose. Jung vide in queste rappresentazioni un simbolo dell’integrità dell’individuo e della sua connessione con qualcosa di più grande.
  4. Il vecchio saggio e la grande madre: questi archetipi rappresentano rispettivamente la saggezza e la guida spirituale (il vecchio saggio) e la protezione e nutrimento (la grande madre). Li si ritrova in figure come lo sciamano, il profeta o il guru, e nella rappresentazione della madre terra o della dea madre, mostrando come siano radicati nel profondo della psiche umana.
  5. L’eroe: è l’archetipo del coraggio e della lotta contro il male. Jung notò che la figura dell’eroe è onnipresente nei miti di tutte le culture, simboleggiando il viaggio dell’individuo verso la propria crescita e realizzazione personale.
  6. La nascita e la rinascita: questo archetipo rappresenta i cicli di morte e rinascita, trasformazione e rinnovamento, un tema centrale nelle mitologie e nelle religioni di tutto il mondo, come il mito di Osiride in Egitto o la resurrezione di Cristo nel Cristianesimo.
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Jung giunse alla conclusione che questi archetipi dovevano derivare da una fonte comune, che chiamò “inconscio collettivo”, una parte della psiche umana che non è personale, ma universale, condivisa da tutti gli esseri umani e trasmessa attraverso le generazioni. Questi archetipi fungono da “strutture” innate della psiche, che influenzano il nostro modo di pensare, sentire e agire.

Il termine “archetipo” deriva dal greco antico “archè” (origine, principio) e “typos” (modello, tipo), e si riferisce a un modello primordiale o a una forma originaria che funge da prototipo per altri concetti o elementi simili.

In psicologia, e in particolare nella teoria di Carl Gustav Jung, un archetipo è un’immagine o un modello universale che emerge dall’inconscio collettivo, una parte della psiche umana che è condivisa da tutti gli esseri umani e che contiene i ricordi e le esperienze fondamentali della specie. Gli archetipi sono quindi forme preesistenti che influenzano il modo in cui percepiamo il mondo, pensiamo e agiamo.

Questi archetipi non sono rappresentazioni specifiche o concrete, ma piuttosto schemi universali che si manifestano in diverse culture attraverso miti, leggende, sogni, religioni, fiabe e arte. Ad esempio, figure come l’eroe, la madre, il saggio, l’ombra, o situazioni come il viaggio dell’eroe, la lotta tra il bene e il male, sono considerati archetipi. Questi modelli sono così profondamente radicati nell’essere umano che tendono a riemergere spontaneamente, indipendentemente dal contesto culturale o temporale.

In sintesi, un archetipo è una struttura psichica fondamentale che rappresenta un modello universale di pensiero o comportamento, presente in tutti gli esseri umani a livello inconscio.

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