Significato della parola bigotto
Si riferisce a una persona che ha una visione chiusa e pedante, che segue le regole senza l’uso dell’intelletto.
La parola “bigotto” è usata per descrivere una persona che mostra una devozione religiosa esagerata o una rigorosa adesione a norme morali o religiose, spesso in modo ostentato e ipocrita. In generale, il termine ha una connotazione negativa e viene utilizzato per indicare qualcuno che è intollerante verso le opinioni o i comportamenti altrui, soprattutto in questioni di religione o moralità.
In sintesi, un “bigotto” è qualcuno che si comporta in modo rigido e spesso giudicante, mostrando un atteggiamento di superiorità morale e mancanza di apertura mentale verso chi non condivide le sue credenze o pratiche.
Sinonimi di bigotto
Bacchettone, beghino, picchiapetto, bizzoco, moralista, puritano, fariseo, ipocrita, rigido, intollerante, fanatico, dogmatico, presuntuoso.
Contrari di bigotto
Tollerante, liberale, indulgente, aperto di mente, laico, scettico, anticlericale, miscredente, ateo, libertino.
Etimologia di bigotto
La parola “bigotto” ha un’etimologia interessante e un po’ controversa. Deriva dal francese “bigot”, che a sua volta potrebbe avere diverse origini.
- Origine germanica: una teoria suggerisce che “bigot” possa derivare dal germanico “bi Gott”, che significa “per Dio”. Questo era un’esclamazione comune tra i Franchi Normanni, un popolo germanico, e potrebbe essere stata utilizzata per riferirsi a persone considerate eccessivamente religiose o ipocrite nella loro devozione.
- Origine francese: un’altra possibile origine è dal francese antico, dove “bigot” era utilizzato per descrivere i Normanni (popolo di origine nordica che si stabilì in Francia), forse per il loro fervore religioso. Con il tempo, il termine ha acquisito una connotazione negativa, venendo associato a un’ipocrisia religiosa o a un atteggiamento di intolleranza eccessiva verso altre opinioni.
- Uso in Italia: in italiano, “bigotto” è arrivato a indicare una persona che ostenta una devozione religiosa esagerata o che aderisce rigidamente e spesso ipocritamente a norme religiose o morali.
Quindi, l’etimologia di “bigotto” riflette un’evoluzione del significato che è partita da un’espressione di devozione religiosa, passando per un’interpretazione negativa che coinvolgeva ipocrisia e intolleranza.
Esempi di comportamenti bigotti
Ecco alcuni esempi di comportamenti che potrebbero essere considerati bigotti:
- Giudicare severamente chi non segue le stesse pratiche religiose: una persona che considera immorali o inferiori coloro che appartengono a un’altra religione o che non praticano la religione con la stessa intensità.
- Criticare o ostracizzare chi non segue rigide norme morali: ad esempio, una persona che disprezza e giudica duramente chi ha uno stile di vita diverso, come coppie non sposate che convivono, persone con orientamenti sessuali diversi o chi pratica una diversa etica lavorativa.
- Rifiutare il dialogo con chi ha opinioni diverse: una persona bigotta potrebbe evitare qualsiasi discussione o confronto con chi ha punti di vista differenti, etichettando le opinioni diverse come sbagliate o irrilevanti senza alcun ascolto o comprensione.
- Imporsi sugli altri con pratiche religiose o morali: qualcuno che cerca di imporre le proprie credenze o abitudini religiose agli altri, ad esempio pretendendo che tutti seguano determinati rituali o norme alimentari.
- Escludere o discriminare gli altri per le loro credenze o scelte personali: un datore di lavoro che non assume qualcuno perché ha tatuaggi, non è religioso o segue una religione diversa, ritenendo queste caratteristiche indicative di cattivo carattere o mancanza di affidabilità.
- Ingiustificato senso di superiorità morale: una persona che si considera moralmente superiore agli altri perché segue certe pratiche religiose o morali, guardando dall’alto in basso chi non condivide queste pratiche.
- Condannare comportamenti innocui: ad esempio, criticare aspramente qualcuno per piccoli errori o comportamenti considerati normali dalla maggioranza, solo perché non conformi a una rigida interpretazione personale delle norme morali.
Questi esempi illustrano come i comportamenti bigotti siano spesso caratterizzati da un’eccessiva rigidità, un’intolleranza verso le differenze e un senso di superiorità morale che può portare a discriminazione e giudizi ingiusti.