Perché si dicono bugie? Psicologia dell’arte di mentire.

Analizziamo sinteticamente i diversi aspetti in base agli studi recenti sulla natura delle bugie, sulle motivazioni e modalità di rivelazione.

Come deve essere una bugia perfetta?

Una bugia perfetta deve essere incorporata in fatti veri. La bugia si definisce come “una falsa affermazione detta per trarre altri in errore, di solito a proprio vantaggio”.

  • Deve essere chiara e semplice da capire.
  • Deve contribuire a costruire un quadro plausibile.

Uno studio condotto da Brianna Verigin e Ewout Meijer dell’Università di Maastricht ha analizzato le strategie delle bugie. L’analisi si è basata su 194 persone, fra le quali alcune si dichiaravano ottimi bugiardi e il 40% dei partecipanti allo studio risultava essere composto da bugiardi “di professione.”

La strategia più comune tra i bugiardi era tralasciare alcune informazioni (bugie di omissione) e creare storie credibili impreziosite dalla verità.

Quali sono le motivazione per dire bugie?

La bugia è considerata un’azione consapevole, e chi mente ha un’alternativa, ma sceglie di non adottarla.

Si ipotizza dunque, che la capacità di mentire, chiamata intelligenza machiavellica, abbia potuto svilupparsi come una strategia evolutiva per primeggiare senza conflitti aperti.

Esistono inoltre, le menzogne di cortesia che sono considerate praticamente inevitabili, ad esempio quelle dette sul lavoro o quando si incontrano nuove persone.

Tutto ciò non deve meravigliarci, infatti sin da bambini impariamo a mentire “a fin di bene” (“Non dire a Mario che è grasso”, “Dì alla zia che ti piace la camicia che ti ha regalato”).

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Ma non mentiamo solo agli altri, tutti mentiamo anche a noi stessi.

Si tratta del concetto di autoinganno, il quale ha anch’esso il suo vantaggio evolutivo, come evidenziato da Michael Gazzaniga, un noto neuroscienziato statunitense.

Il ruolo dell’autoinganno: l’utilità di mentire a se stessi

Michael Gazzaniga sostiene che c’è un vantaggio evolutivo nell’autoinganno che consiste nell’essere inconsapevoli di mentire a se stessi, così da non potersi tradire attraverso segnali non verbali come la voce o le espressioni facciali che potrebbero rivelare la paura di essere scoperti.

In pratica, l’autoinganno potrebbe avere radici evolutive, perché offre vantaggi nella sopravvivenza e nel mantenimento dell’autostima attraverso la non consapevolezza delle proprie menzogne verso se stessi.

Dan Batson dell’Università del Kansas ha condotto un esperimento per dimostrare come le persone mentano a se stesse per migliorare la propria immagine.

  • Ai partecipanti è stato chiesto di assegnare un compito a se stessi e un altro a uno studente sconosciuto, senza che quest’ultimo sapesse chi avesse assegnato il compito.
  • Uno dei compiti era descritto come noioso, mentre l’altro offriva la possibilità di vincere un biglietto della lotteria.
  • I partecipanti potevano scegliere casualmente quale compito assegnare a se stessi, ma inaspettatamente, coloro che hanno scelto di tirare a sorte hanno spesso assegnato a se stessi il compito più semplice e con la possibilità di vincere il premio, indipendentemente dal risultato della sorte.
  • La conclusione è che, anche se i partecipanti non rispettavano la casualità del lancio della moneta, si sentivano onesti solo per averla lanciata. Ciò suggerisce un autoinganno, in cui le persone si convincono di essere oneste anche quando la realtà potrebbe essere diversa.

Migliorare l’immagine di sé stessi

  • L’autoinganno, in questo contesto, sembra essere un modo per migliorare l’immagine che le persone hanno di se stesse.
  • Anche se le azioni potrebbero non essere del tutto oneste, il processo di autoinganno consente alle persone di mantenere una percezione positiva di se stesse, contribuendo così a preservare la propria autostima.
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Quante volte si dicono bugie?

La frequenza delle bugie può variare da soggetto a soggetto, ma nonostante tutti mentano occasionalmente, alcuni individui sono “bugiardi matricolati”.

Un esperimento ha dimostrato che circa il 60% degli studenti ha mentito in una conversazione di 10 minuti con uno sconosciuto.

Difficoltà nel capire quando qualcuno mente

Gli studi dimostrano che le persone in generale non sono molto abili nel rilevare le bugie, e spesso anche gli investigatori non sono significativamente migliori delle persone comuni.

Gli antenati vivevano in gruppi più piccoli, dove era più facile riconoscere un inganno. Oggi, in comunità più ampie e dietro porte chiuse, è più facile ingannare.

Esistono persone molto abili nel rilevare le bugie, ma sono rare. Alcuni studi hanno utilizzato l’eye tracker per individuare cambiamenti minimi nelle espressioni facciali e negli occhi dei mentitori.

Tuttavia, talvolta conoscere la verità potrebbe essere scomodo, e ciò potrebbe spingere le persone a mentire o a evitare di chiedere la verità.

Le menzogne nei rapporti sentimentali

Gli innamorati sono spesso più creduloni e hanno meno capacità di intercettare le bugie.

Uno studio ha suggerito che l’ossitocina, l’ormone legato ai legami affettivi, può influenzare la percezione delle bugie tra uomini e donne.

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Perché si dicono le bugie?

In conclusione, si può affermare che ci sono molte ragioni per cui le persone dicono bugie, e spesso è una combinazione di fattori complessi. Ecco alcune delle motivazioni più comuni:

  1. Evitare conseguenze negative: le persone possono dire bugie per evitare punizioni, conflitti o altre conseguenze negative. Ad esempio, potrebbero mentire per coprire un errore, un comportamento scorretto o una cattiva azione.
  2. Proteggere se stessi o gli altri: le bugie possono essere dette per proteggere se stessi o gli altri da informazioni che potrebbero causare dolore, vergogna o problemi. Ad esempio, si potrebbe mentire per nascondere una cattiva notizia da un amico.
  3. Mantenere l’immagine sociale: le persone spesso mentono per apparire migliori di quanto siano realmente o per mantenere un’immagine positiva di fronte agli altri. Questo può accadere sia in contesti personali che professionali.
  4. Raggiungere obiettivi personali: alcune persone mentono per ottenere vantaggi personali, come ottenere un lavoro, guadagnare fiducia o raggiungere un obiettivo specifico. Le bugie possono essere utilizzate come strategia per manipolare situazioni a proprio favore.
  5. Evitare conflitti: le persone possono mentire per evitare situazioni conflittuali o scomode. Questo può includere bugie di cortesia o bugie per evitare discussioni sgradevoli.
  6. Mantenere segreti: le bugie possono essere usate per nascondere segreti personali o informazioni riservate che la persona preferisce non condividere con gli altri.
  7. Autoinganno: come discusso nell’articolo, le persone possono mentire a se stesse per preservare un’immagine positiva di sé stesse o per evitare di affrontare la realtà scomoda.
  8. Conformità sociale: in alcuni contesti, le persone possono mentire per conformarsi alle aspettative sociali o per adattarsi a un determinato gruppo. Questo può accadere quando c’è una pressione per conformarsi a norme sociali specifiche.
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Il contesto culturale, sociale ed emotivo può influenzare significativamente il comportamento delle persone in relazione alle bugie.

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