Perché non riesco a sopportare le critiche? E’ legato all’evoluzione.
Le critiche hanno solitamente un impatto negativo sulla maggior parte di noi. Vi sono dei motivi per cui tendiamo a dare più peso agli eventi negativi rispetto a quelli positivi: gli stimoli negativi hanno una risposta più intensa nella nostra corteccia cerebrale. Questo fenomeno è dovuto all’evoluzione umana, in cui riconoscere le minacce era essenziale per la sopravvivenza dei nostri antenati.
Effetti delle critiche sulla nostra mente
Le critiche e le esperienze negative possono avere un impatto duraturo sulla nostra memoria, mentre gli eventi positivi richiedono più tempo per essere memorizzati. I bambini reagiscono più rapidamente alle espressioni arrabbiate rispetto a quelle felici, poiché l’attenzione alle minacce dirette era cruciale per i nostri antenati.
Le critiche eccessive, soprattutto quando siamo vulnerabili, possono “anestetizzarci” emotivamente e compromettere la nostra capacità di provare empatia.
I ricercatori della Binghamton University di New York hanno monitorato l’attività cerebrale di bambini dai 7 agli 11 anni ed hanno scoperto che i figli di genitori molto critici mostravano meno attenzione alle espressioni facciali dei loro interlocutori rispetto ai figli di genitori poco critici. E’ probabile che questo sia causato dal meccanismo di difesa da emozioni per loro devastanti. E’ così che i soggetti ipercriticati diventano meno sensibili ai segnali negativi, ma finiscono per registrare meno anche le espressioni positive. Come conseguenza tendono a pensare che gli altri non li capiscano, mentre potrebbero essere loro a non cogliere negli altri i segni di una vicinanza emotiva.
Effetti delle critiche nelle donne e negli uomini
Sentirsi criticati da parte delle persone che amiamo, come i commenti negativi dei partner, può essere particolarmente doloroso e può portare a sentimenti di tradimento. Le critiche frequenti possono contribuire alla fine di una relazione, mentre un rapporto sano richiede un equilibrio tra osservazioni positive e negative.
Inoltre, subire critiche dalle persone care, può indebolire le difese immunitarie, diminuendo la capacità di reagire a virus e tumori.
Le donne tendono a interiorizzare le critiche più degli uomini, provando tristezza o depressione, mentre gli uomini possono esternarle attraverso rabbia o imprecazioni. Le donne spesso attribuiscono gli esiti negativi a una mancanza di intelligenza o impegno, mentre gli uomini li attribuiscono più spesso al caso.
Le critiche sui social media possono essere particolarmente devastanti, poiché le persone non sono evolute per affrontare la negatività proveniente da estranei in una scala così ampia. Infatti, come spiegano gli studiosi, il nostro cervello si è evoluto per ascoltare gli avvertimenti di una ristretta comunità di cacciatori-raccoglitori invece che quelli di moltissimi estranei.
I giovani, in particolare gli adolescenti, sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei feedback sui social media, che possono influenzare il loro sviluppo emotivo e cognitivo.
Tecniche per accettare meglio le critiche
Esistono varie tecniche per mitigare l’impatto delle critiche, come considerarle indicazioni sulla personalità di chi critica anziché come limiti personali. Mantenere un diario della gratitudine, parlarsi gentilmente e interrompere i pensieri negativi possono aiutare a gestire le critiche in modo più positivo.
Quando siamo noi a dover criticare qualcun altro, è consigliabile utilizzare la regola del “sandwich”, iniziando con un commento positivo, inserendo la critica e concludendo con un’altra nota positiva. Tuttavia, non tutti sono d’accordo su questa tecnica e suggeriscono di esprimere subito ciò che non va seguito da suggerimenti su come migliorare.
Come spiega John Tierney, coautore del libro ‘Il potere del male’: “Una volta che esprimi una critica, le persone reagiscono così male che il cervello sostanzialmente dimentica le altre parti”. Dunque il suo consiglio è: “di sparare subito ciò che non va: in seguito, puoi aggiungere in cosa l’altro è bravo e fargli sapere come può migliorare”.
In definitiva, ciò che conta di più è prendere atto di questa insofferenza alle critiche altrui, riconoscerne l’impatto che hanno su di noi e non sopportare passivamente (reprimendo rabbia e frustrazione), ma cercare di gestirle in modo costruttivo.
(Team Pensiero del giorno - Fonte: Focus.it)
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.