Pensare con la propria testa e soprattutto sentire col cuore.
“Così è diventato il nostro mondo: la pubblicità ha preso il posto della letteratura, gli slogan ci colpiscono ormai più della poesia e dei suoi versi. L’unico modo di resistere è ostinarsi a pensare con la propria testa e soprattutto a sentire col proprio cuore.” – Tiziano Terzani, ‘Lettere contro la guerra’
Spunti di riflessione
Tiziano Terzani con queste parole esprime una critica profonda al modo in cui la società moderna è plasmata dalla pubblicità e dagli slogan, che troppo spesso prevalgono sulla profondità e sulla bellezza della letteratura e della poesia.
La pubblicità, con il suo potere persuasivo e la sua onnipresenza nei media e nella vita quotidiana, influenza costantemente le nostre percezioni, i nostri desideri e le nostre decisioni in modo invasivo. Gli slogan pubblicitari, brevi e incisivi, riescono a penetrare nella nostra psiche in maniera rapida ed efficace, spesso lasciando un’impronta più profonda dei versi poetici o dei testi letterari.
Terzani con la sua saggezza ci dice come contrastare tali influenze nocive, ovvero con la resistenza e continuando a coltivare la capacità di pensare in modo critico e autonomo, ma soprattutto, rimanendo in contatto con le proprie emozioni superiori, con il proprio sentire interiore (la nostra Anima o Cuore). L’autore fa un appello, che è molto attuale, per un ritorno alla dimensione umana più vera, che non si lascia sedurre dalle superficialità della comunicazione di massa, ma che cerca di preservare la capacità di connettersi con se stessi e con gli altri.
L’atto di pensare con la propria testa e di ascoltare con il proprio cuore è una vera e propria azione di resistenza e di ribellione, che ci aiuta a mantenere la nostra integrità e la nostra umanità di fronte alle pressioni del consumismo e della superficialità.