“Non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno e riuscire ad amarti.” – Carl Gustav Jung
Si direbbe che tu voglia fuggire da te stesso per non dover vivere ciò che finora non hai vissuto. Ma non puoi fuggire da te stesso.
Ciò che non hai vissuto resta con te in ogni istante e chiede soddisfazione.
Se ti fai cieco e sordo di fronte a questa esigenza sarai cieco e sordo verso te stesso.
In tal modo non raggiungerai mai il sapere del cuore.
Il sapere del cuore è come il tuo cuore.
Da un cuore malevole conoscerai la malevolenza.
Da un cuore buono conoscerai la bontà.
Carl Gustav Jung, “Il libro rosso – Anima e Dio (Il sapere del cuore)“
I meccanismi di repressione nella psicologia junghiana
“Ma se comprendiamo qualcosa dell’inconscio, sappiamo che non può essere ingoiato. Sappiamo anche che è pericoloso sopprimerlo, perché l’inconscio è vita e questa vita si rivolta contro di noi se repressa.” – Carl Jung
La “rimozione” è un meccanismo di difesa psicologica che ci permette di nascondere dalla coscienza pensieri, emozioni o ricordi che consideriamo minacciosi o dolorosi. La si può paragonare a una “Camera dei Segreti” all’interno della mente, dove sono custoditi i pensieri più profondi e i tesori nascosti. Questa camera può anche contenere una “forza malevola” che rappresenta la nostra oscurità repressa.
La rimozione può avvenire in due modi principali:
- Soppressione: un processo conscio in cui una persona deliberatamente cerca di allontanare o ignorare pensieri o emozioni indesiderati. Ad esempio, cercare di distrarsi o evitare di pensare ai sentimenti di tristezza dopo una rottura.
- Repressione: un meccanismo di difesa inconscio in cui pensieri o emozioni angoscianti vengono spinti nell’inconscio senza alcuna intenzione cosciente. Questo avviene quando le emozioni sono così travolgenti o spaventose che non possono essere affrontate consapevolmente.
La soppressione e la repressione sono fenomeni psicologici accattivanti e profondamente umani che modellano la natura dell’uomo moderno, poiché influenzano fondamentalmente le interazioni sia internamente che esternamente.
Tuttavia, anche se repressi o soppressi, questi pensieri ed emozioni hanno un impatto significativo sulla nostra vita, influenzando comportamenti, relazioni e benessere psicologico. Queste parti relegate alla rimozione vengono descritte come “Ombra”, una parte di noi che contiene aspetti della personalità che ignoriamo o neghiamo.
L'”Ombra” può includere impulsi o emozioni come l’aggressività o la gelosia. Emerge, ad esempio, quando siamo gelosi del successo altrui, e questo è un modo in cui la nostra ombra si fa strada nella coscienza. L’Ombra non è necessariamente malevola, ma è una parte integrante della personalità, e ignorarla può portare a una esplosione di emozioni incontrollate o comportamenti inaspettati.
Nella psicanalisi junghiana si dà un’importanza fondamentale alla comprensione e integrazione della nostra ombra per realizzare il nostro vero Sé consapevole. E’ un processo che va intrapreso per raggiungere il benessere psichico e l’armonia interiore che tutti noi desideriamo.
(Fonti consultate: medium.com)
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.