“Non è necessario né possibile cambiare gli altri. Ma se puoi cambiare te stesso, ti accorgerai che non è necessario alcun altro cambiamento.” – Nisargadatta Maharaj
Spunti di riflessione
Nisargadatta Maharaj è uno dei più influenti maestri dell’Advaita Vedanta, insegnamento filosofico basato sugli antichi testi Veda dell’Induismo. L’Advaita Vedanta sostiene l’unità fondamentale di tutta l’esistenza, affermando che la coscienza dell’individuo (Atman) e l’Assoluto (Brahman) sono essenzialmente una cosa sola.
La citazione di Nisargadatta Maharaj, quindi, ci invita a rivolgere l’attenzione all’interno, riconoscendo che la fonte della vera trasformazione è la realizzazione della nostra identità con l’Assoluto. Attraverso questa comprensione, il bisogno di cambiare gli altri o il mondo esterno svanisce, poiché si riconosce la perfetta unità e armonia della realtà ultima.
L’Advaita Vedanta ci insegna che il cambiamento autentico è un cambiamento di percezione, un risveglio alla verità eterna che è la nostra vera natura.
Approfondiamo ulteriormente alcuni temi della saggezza di questo orientamento spirituale.
Cambiare Sé Stessi e l’Illusione della Dualità
L’insegnamento cardine dell’Advaita Vedanta è che la percezione della separazione tra sé e gli altri è un’illusione (Maya). Questa illusione ci porta a credere che il mondo esterno sia indipendente e che gli altri siano entità distinte da noi stessi. Quando Nisargadatta Maharaj afferma che non è necessario né possibile cambiare gli altri, sta indicando che cercare di modificare il mondo esterno senza prima aver compreso la propria vera natura è futile. La trasformazione autentica avviene all’interno.
La Realizzazione del Sé
Secondo l’Advaita Vedanta, la chiave per la liberazione (moksha) è la realizzazione del Sé (Atman) come non separato dal Brahman. Questo implica una profonda trasformazione interiore, in cui si riconosce che la propria essenza è identica alla realtà ultima. Cambiare sé stessi in questo contesto significa risvegliarsi alla propria vera natura, libera dai vincoli dell’ego e dell’illusione.
La Visione Unitaria
Quando Maharaj dice “ti accorgerai che non è necessario alcun altro cambiamento,” sta indicandoci che una volta raggiunta questa realizzazione interiore, si percepisce l’unità di tutte le cose. Da questa prospettiva, non c’è bisogno di cambiare il mondo esterno perché si comprende che tutto è già perfetto nella sua essenza. Le divisioni e i conflitti sono visti come manifestazioni superficiali dell’ignoranza (Avidya).
L’Impatto della Trasformazione Interiore
Cambiare sé stessi secondo gli insegnamenti dell’Advaita Vedanta non è solo un atto di auto-miglioramento personale, ma un atto che trasforma la percezione dell’intero universo. Una persona che realizza il Sé vive in uno stato di pace e armonia che inevitabilmente influenza anche gli altri. L’unità realizzata interiormente si riflette nelle relazioni esterne, rendendo superfluo il tentativo di cambiare gli altri attraverso mezzi esterni.