Non avere figli per scelta ed essere felici: psicologia.

La scelta di non avere figli è diventata sempre più contemplata come parte della libertà individuale. In passato, molte persone non avevano figli semplicemente perché non potevano, ma oggi la decisione è più consapevole e riflessa.

Facciamo parte di una cultura che glorifica la maternità. Pertanto la scelta di rinunciarvi è considerata egoistica, sciocca, assurda e persino malvagia. Dal momento in cui una donna si sposa, il suo obiettivo di vita atteso è avere figli e continuare il ciclo familiare. Tutti iniziano a speculare e a guardare la donna e a chiedere ad ogni incontro: “Quando darai la buona notizia?”

Ma perché qualcuno sceglie di non avere figli? E’ una naturale mancanza di desiderio per la maternità o ci sono fattori esterni che influenzano questa decisione? I circoli sociali e le influenze esterne possono giocare un ruolo nel generare timori riguardo ai rimpianti futuri?

Perché non si vogliono figli?

Molte donne stanno diventando sempre più consapevoli delle responsabilità della vita che derivano dall’accudire i bambini. Essere genitori è un impegno a vita e non è per niente facile. Quando la società o la cultura lo bolla come raison d’être, diventa semplicemente ridicolo seguire l’esempio quando non si è nemmeno consapevoli delle conseguenze.

Il concetto sta lentamente cambiando e diventare ‘child-free’ è sinonimo di abbracciare uno stile di vita spensierato. Le donne che continuano a essere assillate da questa scelta del tutto personale spesso sanno che non hanno bisogno di avere un figlio per condurre una vita felice e soddisfatta.

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I motivi per cui alcune persone preferiscono evitare la genitorialità sono vari, tra cui:

  • la situazione economica sfavorevole;
  • il timore di non essere capaci di essere buoni genitori;
  • la mancanza di desiderio di prendersi cura di bambini da crescere;
  • l’idea che il mondo non è un posto gradevole per mettere al mondo figli;
  • l’incompatibilità con il proprio stile di vita;
  • la pressione sociale che si subisce;
  • il futuro socioeconomico incerto del proprio paese o regione;
  • ideologie negative sul genere umano e sulla procreazione;
  • altri motivi psicologici e personali molto variabili, dovuti a esperienze individuali.

La paura dei rimpianti per non avere avuto figli

Molte persone tendono a scegliere di non avere figli, ma allo stesso tempo temono di poter cambiare idea in futuro e trovarsi in un’età in cui diventa più difficile o impossibile concepire. Questa incertezza è legata a questioni che spesso non vengono prese in considerazione durante il processo decisionale.

Bisogna esplorare ulteriormente questo aspetto, poiché la possibilità di rimpianti futuri in contrasto con un desiderio vitale è una questione rilevante per chi progetta il proprio futuro.

Alcuni dei motivi per cui si ha paura di provare rimpianti sono la pressione sociale che insiste sull’importanza dell’essere genitori, l’idealizzazione della maternità nella società, la preoccupazione di essere etichettate come persone “diverse” o “strane” e il pensiero maschilista che confina le donne nella figura di madri.

Riflettere su se stessi per fare una scelta consapevole e libera dai condizionamenti

E’ fondamentale per chi si trova in questa situazione, riflettere e fare un esercizio di introspezione per comprendere meglio le proprie aspirazioni e desideri, ignorando le aspettative altrui.

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Si deve avere cognizione del fatto che ci sono anche persone che hanno avuto figli e poi si sono pentite, dunque, ogni individuo ha il diritto di prendere decisioni in base ai propri criteri e desideri personali.

Non bisogna temere di esprimere una scelta che vada controcorrente o di prendere decisioni libere e responsabili. Anche se ci fosse il rischio di provare rimpianti in futuro, l’importante è accettare e affrontare con maturità emotiva le conseguenze delle proprie decisioni.

Al momento presente ciò che conta è chiedere a se stessi cosa si desidera davvero, quali sono le priorità esistenziali per sentirsi realizzati e se la paura nasce da noi stessi o dal condizionamento che proviene dagli altri.

E’ anche il caso di chiedersi se in futuro ci si può pentire di avere avuto figli, anziché pentirsi di non averli avuti. Quindi attenzione a non cadere vittime di pressioni sociali e aspettative che ci portano a vivere la vita secondo una visione che non ci appartiene.

Se in seguito all’analisi delle vostre ragioni e riflessioni profonde, continuate a sentirvi sicuri di non voler diventare genitori, non abbiate timore sul futuro.

“Allora cosa abbiamo alla fine? La ‘naturalezza’ della maternità? La “maledizione” dell’assenza di figli? Il terrore della sterilità? Una vita piena di mancanza, di perdita di ciò che avrebbe potuto essere? O solo un altro modo di vivere? Una scelta, un caso, una circostanza, chiamala come preferisci, ma per me è una vita felice, soddisfatta, nonostante – o forse proprio per questo – l’essere ciò che viene chiamato ‘senza figli’. (Tratto dal saggio ‘Of Mothers and Others: Stories, Essays, Poems‘)

(Fonti consultate: Of Women Who Are Childfree By Choice)

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