“Non amo chiamare ‘Errori’ le mie scelte sbagliate, preferisco definirli ‘Tentativi di felicità’.” – M. Bwriter
Spunti di riflessione
Le scelte che facciamo non dobbiamo giudicarle. Etichettare gli avvenimenti del nostro passato come “errori” ci crea emozioni negative e di svalutazione. Le scelte sbagliate sono state motivate da una particolare condizione di quel momento e avere rimpianti, rimorsi o sensi di colpa non è l’approccio che ci serve per prendere il meglio dalle esperienze vissute.
Cambiando prospettiva e considerando le nostre scelte come “Tentativi di felicità”, assumiamo un atteggiamento più ottimista e aperto nei confronti della vita, delle sue imprevedibilità e delle imperfezioni.
Ogni scelta, anche se può rivelarsi non ottimale o portare a risultati indesiderati, è comunque intrinsecamente legata alla ricerca della felicità e del benessere.
Per imparare dalle esperienze e crescere attraverso le sfide dobbiamo prima di tutto compredere noi stessi, i nostri moventi e motivazioni. Se guardiamo al passato e ricordiamo la nostra posizione coscienziale, potremo scoprire che forse abbiamo intrapreso una determinata direzione perché in quel periodo della nostra vita non potevamo fare di meglio.
Dunque, accettiamo che ogni tentativo è un passo avanti nella ricerca della propria realizzazione e non colpevolizziamoci.