Due nuovi studi pubblicati su Proceedings of Royal Society B hanno indagato come il consumo di energia cambia quando una persona cammina o sale le scale in modo intermittente, con pause frequenti, rispetto a un movimento continuo. Hanno scoperto che fare pause brevi mentre ci si muove fa consumare più energia rispetto a percorrere la stessa distanza senza fermarsi.
In pratica, fare brevi soste mentre si cammina o si salgono le scale può aumentare il dispendio energetico complessivo. Questo accade perché i muscoli, quando vengono attivati a intermittenza, diventano meno efficienti nel convertire l'energia chimica in movimento meccanico. Quindi, camminare o salire le scale con pause di 10-30 secondi può far consumare dal 20 al 60% in più di energia rispetto a percorrere la stessa distanza senza pause.
Efficienza muscolare ridotta:
Fasi iniziali del consumo di ossigeno:
Primo esperimento:
Secondo esperimento:
In entrambi i casi, è stato misurato il consumo di ossigeno con uno strumento chiamato metabolimetro, che permette di calcolare quanta energia chimica viene utilizzata.
I risultati non sono utili solo per capire il consumo energetico umano, ma possono anche essere applicati alla biologia animale. Molte specie animali si muovono in modo intermittente, e questo studio aiuta a quantificare meglio il loro consumo energetico.
Per cui, muoversi a intermittenza può sembrare meno faticoso, ma in realtà fa consumare più energia. Questo approccio potrebbe essere sfruttato per migliorare il metabolismo e il dispendio calorico quotidiano anche con piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, come fare pause frequenti o scegliere le scale.