Secondo un recente studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, le cause del rossore sono dovute ad una presa di autoconsapevolezza per aver fatto qualcosa che ci ha messo sotto osservazione degli altri.
Il rossore dovuto all'imbarazzo è definito da Charles Darwin come "la più peculiare e umana tra tutte le espressioni emotive".
Ecco cosa dice lo studio.
Il contesto dello studio
- Obiettivo: capire perché arrossiamo per l'imbarazzo.
- Esperimento: 60 ragazze tra i 16 e i 20 anni sono state invitate a cantare canzoni imbarazzanti al karaoke (es. Let It Go o All I Want For Christmas Is You), con le loro performance filmate. Una settimana dopo, sono state invitate a rivedere i video, credendo che altre persone li stessero osservando contemporaneamente.
- Strumenti: durante la visione, l'attività cerebrale delle partecipanti è stata monitorata con la risonanza magnetica funzionale (fMRI).
Le ipotesi sul rossore
- Ipotesi 1: arrossiamo pensando al giudizio che gli altri potrebbero avere di noi (lavoro di mentalizzazione).
- Ipotesi 2: il rossore è legato alla sensazione immediata di sentirsi esposti, osservati e autoconsapevoli.
Risultati dello studio
- Confermata la seconda ipotesi: il rossore deriva da un aumento dell'autoconsapevolezza, non da riflessioni sul giudizio altrui.
- Attività cerebrale rilevata:
- Cervelletto: legato all'arousal (attivazione emotiva e fisiologica).
- Corteccia visiva: indicava che le partecipanti osservavano attentamente se stesse nei video.
- Regioni della mentalizzazione: nessuna attivazione rilevante, che suggerisce che non stavano elaborando il pensiero degli altri.
Conclusioni e implicazioni
- Il rossore per l'imbarazzo è innescato da una percezione diretta e acuta di essere osservati, non dall'immaginazione del giudizio altrui.
- Questo spiega perché situazioni in cui ci sentiamo "al centro dell'attenzione" ci portano a provare vergogna e rossore.
- Lo studio sottolinea il bisogno di ulteriori ricerche su un campione più variegato per confermare i risultati.
Aspetto fisiologico del rossore
- Il rossore è causato dall'aumento del flusso sanguigno verso le guance, il collo o le orecchie, una reazione fisiologica legata all'emozione.
Questo esperimento, usando situazioni reali e tecnologie avanzate, fornisce nuove intuizioni sul fenomeno dell'imbarazzo, mostrando come esso sia più collegato all'autoconsapevolezza immediata che a riflessioni più elaborate.
Perché si diventa rossi in viso quando si prova vergogna?
Arrossiamo quando ci vergogniamo perché il nostro corpo risponde con una reazione fisiologica legata all'emozione dell'imbarazzo. Questo fenomeno si verifica principalmente per i seguenti motivi:
Fisiologia del rossore
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Aumento del flusso sanguigno:
- L'imbarazzo attiva il sistema nervoso autonomo, in particolare la componente simpatica.
- Questo provoca una dilatazione dei vasi sanguigni nella pelle, in particolare sul viso, sul collo e sulle orecchie, che diventano più irrorati di sangue.
- Il risultato è il caratteristico arrossamento.
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Scopo evolutivo:
- Arrossire potrebbe essere una forma di comunicazione non verbale. È un segnale che mostriamo agli altri per indicare che siamo consapevoli di aver violato una norma sociale o di essere in una posizione vulnerabile.
- Questo potrebbe favorire empatia o comprensione da parte degli altri, riducendo potenziali conflitti sociali.
Psicologia del rossore
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Autoconsapevolezza:
- Come mostrato dallo studio, l'imbarazzo è collegato a un'acuta percezione di essere osservati o giudicati.
- Quando ci sentiamo "esposti" o al centro dell'attenzione, il nostro cervello aumenta l'autoconsapevolezza, innescando una risposta emotiva che si manifesta fisicamente con il rossore.
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Non dipende (necessariamente) dal giudizio altrui:
- Non è sempre il pensiero di ciò che gli altri potrebbero pensare a farci arrossire.
- Spesso basta la sensazione di essere osservati o messi al centro dell'attenzione, senza riflessioni elaborate sul giudizio altrui.
Riassumendo:
Possiamo dire, in sintesi, che arrossiamo perché il nostro corpo reagisce all'imbarazzo con un aumento del flusso sanguigno al viso, e questo è collegato a un meccanismo evolutivo di comunicazione sociale e a una maggiore autoconsapevolezza di essere esposti o osservati.
Pubblicato il: 28 dicembre 2024 | Autore: Daniela Saggini