È sempre necessario sapere quando finisce una fase della vita.
Se insisti a rimanere in essa oltre il tempo necessario, perdi la gioia e il senso del resto.
Chiudere cerchi, o chiudere porte, o chiudere capitoli, come preferisci chiamarlo.
L’importante è riuscire a chiuderli e lasciare andare i momenti della vita che si sono conclusi.
Non possiamo vivere il presente rimpiangendo il passato, né tantomeno domandandoci il perché.
Quello che è successo, è successo, e bisogna lasciarlo andare, bisogna staccarsene.
Non possiamo essere eternamente bambini, né adolescenti tardivi, né dipendenti di aziende inesistenti, né avere legami con chi non vuole essere legato a noi.
I fatti accadono, e bisogna lasciarli andare. – Paulo Coelho
![Frase del giorno: È sempre necessario sapere quando finisce una fase della vita. Paulo Coelho](https://www.pensierodelgiorno.blog/wp-content/uploads/2025/02/E-sempre-necessario-sapere-quando-finisce-una-fase-della-vita-Paulo-Coelho-834x1024.webp)
Spunti di riflessione
Questa citazione di Paulo Coelho si intreccia profondamente con i concetti psicologici di Carl Gustav Jung, specialmente riguardo alla necessità di abbandonare fasi passate della vita per raggiungere l’individuazione, il processo di realizzazione del sé. Jung sottolineava l’importanza di integrare tutte le esperienze della vita per evolversi, ma anche la necessità di lasciare andare le fasi superate per poter accogliere nuove possibilità.
Resistenza psicologica a lasciare andare ciò che è sicuro
Molti individui, tuttavia, si trovano intrappolati in un circolo vizioso di attaccamento al passato, proprio come descrive Coelho. Secondo Jung, questo attaccamento può derivare dalla paura dell’ignoto, dalla difficoltà di affrontare la parte più profonda e in ombra di sé. Il “non lasciare andare” è una forma di resistenza psicologica al cambiamento, spesso causata dal desiderio di rimanere in una fase precedente della vita che è stata vissuta come “sicura”, anche se ormai non è più in grado di nutrire l’individuo.
Chiudere cerchi e individuazione di Jung
Il processo di “chiudere cerchi” che Coelho descrive è essenziale, e si ricollega al concetto jungiano di “individuazione”. L’individuazione comporta la capacità di affrontare e integrare tutte le esperienze passate senza esserne schiacciati, ma senza nemmeno ignorarle. Ciò che accade nel passato non può essere cambiato, ma quello che si sceglie di fare con i ricordi e le esperienze è un atto di consapevolezza. Se rimaniamo ancorati a un periodo che è già terminato, possiamo perdere l’opportunità di vivere pienamente il presente.
Il continuo rimpiangere ciò che è stato o il rimanere fermi in uno stato mentale di “adolescenza tardiva”, come dice Coelho, è una sorta di difesa psicologica, una resistenza a entrare nella fase successiva della vita. Questo può manifestarsi come una mancata crescita emotiva o spirituale, come l’incapacità di staccarsi dalle relazioni o dai lavori che non sono più congruenti con la persona che si è diventati. In termini junghiani, potremmo parlare di un rifiuto dell’ombra, una parte del sé che rifiuta l’accettazione della propria maturazione e trasformazione.
Dunque, il messaggio di Coelho, che invita a chiudere i capitoli del passato, si riflette perfettamente nel pensiero di Jung. La maturazione psicologica prevede l’accettazione che ogni fase della vita ha una fine e il coraggio di lasciarla andare. L’essere umano ha bisogno di saper chiudere porte per aprirne altre, ed è solo nel distacco consapevole dal passato che possiamo davvero entrare nel flusso di ciò che è, senza rimanere intrappolati in ciò che era.