Il fine giustifica i mezzi? Frasi, citazioni, aforismi più significativi.
“Non credere sia cosa pia far del male per una giusta causa, sennò sarebbe legittimo, per esser piu’ generosi, rapinare con violenza e rubare in nome della carita’ “(William Shakespeare da “Troilo e Cressida”)
“No, non è vero che il fine giustifica i mezzi. Se i mezzi sono sporchi, anche il fine più nobile diventa sporco.” (Oriana Fallaci, ‘Insciallah’, 1990)
L’unanimità dei proverbi popolari in tutte le lingue moderne ci segnalano che «il fine giustifica i mezzi» e che «non si può fare una frittata senza rompere le uova». La nostra è forse la prima generazione divenuta pienamente consapevole delle conseguenze atroci che discendono da una linea di pensiero che costringe ad ammettere che tutti i mezzi, purché siano efficaci, sono leciti e giustificati per conseguire qualcosa definito come un fine. (Hannah Arendt, Vita activa. ‘La condizione umana’, 1958)
Noi sappiamo che la bontà dei fini non giustifica l’uso dei mezzi cattivi. Ma che dire delle situazioni – così frequenti oggi – in cui mezzi buoni danno risultati finali che si rivelano cattivi? (Aldous Huxley, ‘Ritorno al mondo nuovo’, 1958)
Se è vero che il fine giustifica i mezzi, ne discende che il non raggiungimento del fine non consente più di giustificarli. (Norberto Bobbio, su l’Unità, 1998)
Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi. (Albert Camus, ‘L’uomo in rivolta’, 1951)
Il primo segno di corruzione in una società ancora viva si ha quando il fine giustifica i mezzi. Ma la prova che la nostra non è più viva è data dal fatto che i mezzi sono diventati il fine. (Georges Bernanos, ‘La libertà perché?’, 1953)
La tecnologia era un mezzo, ora è un fine. (Pasquale Cacchio, ‘Frantumi’, 2010)
La perfezione dei mezzi e la confusione dei fini sembrano essere le caratteristiche della nostra epoca. (Albert Einstein, in Alice Calaprice, Pensieri di un uomo curioso, 1996)
Il fine giustifica i mezzi. Ma cosa succede se non c’è mai una fine? Tutto ciò che abbiamo sono i mezzi. (Ursula K. Le Guin)
Pensi che il fine giustifichi i mezzi, per quanto vili. Io ti dico: il fine è il mezzo con cui lo raggiungi. Il passo di oggi è la vita di domani. I grandi fini non possono essere raggiunti con mezzi bassi. L’hai dimostrato in tutti i tuoi sconvolgimenti sociali. La meschinità e la disumanità dei mezzi ti rendono meschino e disumano e rendono il fine irraggiungibile. (Wilhelm Reich)
Si dice “i mezzi, dopotutto, sono i mezzi”. Io vorrei dire “i mezzi, in definitiva, sono tutto”. Dato il mezzo, tale il fine. (Mohandas Gandhi, su Young India, 1919/32)
Il Creatore ci ha dato il controllo (e anche quello assai limitato) dei mezzi, ma non del fine. La conoscenza del fine è in perfetta corrispondenza con quella dei mezzi. Questa affermazione non ammette eccezioni. (Mohandas Gandhi, su Young India, 1919/32)
Un mezzo impuro si traduce in un fine impuro. (Mohandas Gandhi, su Harijan, 1932/48)
Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente
lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero. (Mohandas Gandhi)
Gli uomini si ingannano su sé e sugli altri, perché trattano i mezzi come fini; e allora, nonostante ogni attività, non si arriva a niente o forse addirittura al contrario. (Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 postumo)
Il fine, che non può essere conseguito se non con mezzi cattivi, non può essere un fine buono. (Arturo Graf, Ecce Homo, 1908)
Non è lecito all’uomo ciò che è lecito alla natura: conseguire fini alti con mezzi abietti. (Arturo Graf, ibidem)
Noi sappiamo che la bontà dei fini non giustifica l’uso dei mezzi cattivi. Ma che dire delle situazioni – così frequenti oggi – in cui mezzi buoni danno risultati finali che si rivelano cattivi? (Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo, 1958)
Il fine può giustificare i mezzi finché c’è qualcosa che giustifica il fine. (Leon Trockij)
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