La frase del giorno oggi 22 Agosto 2024 è:
“Mi auguri il buongiorno, o intendi dire che è un buongiorno che io lo voglia o no; o che ti senti bene stamattina; o che è un buon mattino?”- J.R.R. Tolkien, ‘Lo Hobbit’
Spunti di riflessione
Con questa citazione si possono vedere le diverse sfumature che si nascondono dietro un’espressione comune come “buongiorno”, in cui si può esprimere ironia, ambiguità e interpretazioni soggettive.
Ecco alcuni punti di vista della frase con “buongiorno”:
- Ambiguità del linguaggio: la citazione mostra come un semplice saluto possa essere interpretato in modi diversi. A seconda del contesto, dell’intonazione e dell’intenzione di chi parla, le parole possono assumere significati molteplici. Questo evidenzia la ricchezza, ma anche la potenziale confusione, che caratterizza il linguaggio umano.
- Relatività della percezione: l’interlocutore sta forse mettendo in discussione l’oggettività del “buongiorno”. Ciò che è un buon giorno per qualcuno potrebbe non esserlo per un altro. Questo punto di vista ci fa riflettere su come la nostra percezione della realtà possa essere soggettiva e influenzata dal nostro stato d’animo o dalle nostre circostanze.
- Ironia e gioco: Tolkien, con il suo tipico stile, introduce anche una sottile ironia. Il personaggio sembra voler sfidare la convenzionalità delle frasi fatte, quasi a suggerire che, nel nostro uso quotidiano, spesso non riflettiamo davvero sul significato delle parole che pronunciamo.
- Comunicazione e intenzione: in questo modo la citazione dimostra che la comunicazione non è solo trasmissione di parole, ma anche espressione di intenzioni. Il semplice atto di augurare “buongiorno” può sottointendere una vera e propria connessione emotiva o, al contrario, essere un atto automatico privo di vero contenuto.
Tolkien con questa frase umoristica del personaggio Gandalf della saga “Lo Hobbit” ci fa porre attenzione a come usiamo il linguaggio: esso ha un grande potere e dietro ogni parola può celarsi una complessità di significati, intenzioni e interpretazioni. Quando parliamo siamo presenti a ciò che diciamo o distrattamente ripetiamo “formule” meccaniche che non rispecchiano ciò che sentiamo o pensiamo in quel momento?