Frase del 8 Maggio 2024.
“Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: perdere la voglia di sognare ancora.” – Sigmund Freud
Spunti di riflessione
C’è una forte relazione fra il riuscire a seguire i propri sogni e avere uno scopo nella vita: se l’essere umano viene privato della possibilità di porsi delle mete da raggiungere, anche il senso dell’esistenza può essere smarrito.
Sigmund Freud ci offre lo spunto per una riflessione profonda: il dolore delle speranze deluse e il rischio di perdere la capacità di sognare.
I “sogni svaniti” fanno parte dell’esperienza di tutti. Ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta nella vita la sensazione di vedere i propri sogni infrangersi, le speranze disperse nell’impossibilità di realizzarsi. È un dolore profondo, che provoca disillusione e frustrazione. Freud, però, dice che c’è qualcosa di ancora più triste: perdere la capacità di sognare.
I sogni non sono solo ideali irraggiungibili e immagini vane, ma sono fatti di speranze, di desideri e aspirazioni che alimentano la nostra realtà. Quando perdiamo la volontà di sognare, perdiamo anche la nostra spinta interiore, la nostra capacità di immaginare un futuro migliore e di lavorare per realizzarlo.
Perciò, la frase di Freud ci avvisa di proteggere e coltivare la nostra capacità di progettare, credere e sperare, nonostante le delusioni e le difficoltà che possiamo incontrare lungo il cammino. Le esperienze negative non devono mai intaccarci fino alla radice della nostra più profonda essenza, lì dove c’è la parte più intuitiva e creativa di un essere umano. Infatti, sognare vuol dire “creare”, inizialmente con il pensiero, e questa caratteristica è un potere speciale che l’uomo ha e che non deve mai smettere di alimentare.