Frase del 4 Agosto 2024.
“Comprendiamo la collera, non la malignità.” – Victor Hugo
Spunti di riflessione
C’è una distinzione profonda tra queste due emozioni o atteggiamenti umani: la collera e la malignità.
Cosa vuol dire comprendere la collera?
La collera è una risposta emotiva, viscerale e immediata a situazioni percepite come ingiuste, frustranti o minacciose. È una reazione umana comprensibile e, in molti casi, naturale. La collera può sorgere come meccanismo di difesa o come espressione di disagio e insoddisfazione.
Anche se può essere distruttiva se non controllata, essa è comunque un’emozione che tutti provano in qualche misura e che può essere gestita attraverso il dialogo e la riflessione. La collera, essendo una reazione a un evento o una circostanza specifica, ha una causa identificabile e, pertanto, può essere compresa.
Perché la malignità non può essere accettata?
La malignità, invece, è una disposizione intenzionalmente malevola verso gli altri. A differenza della collera, che può sorgere in un momento di debolezza o frustrazione, la malignità implica una volontà deliberata di causare danno o sofferenza.
Questa tendenza a fare del male senza motivo apparente, o per il semplice piacere di farlo, è difficile da comprendere per la maggior parte delle persone, poiché sfugge alle logiche comuni dell’empatia e della giustizia. Mentre la collera può essere un fenomeno temporaneo e motivato da situazioni contingenti, la malignità sembra radicata in una mancanza di empatia e un distacco morale, che sono spesso al di là della nostra comprensione quotidiana.
Capacità di comprendere le emozioni
Hugo sembra suggerire che, come esseri umani, abbiamo una naturale inclinazione a comprendere le emozioni che derivano da un senso di giustizia violata o da emozioni comuni. La collera viene accettata come una risposta “giustificata” o almeno “spiegabile” in certe situazioni. Al contrario, la malignità, che appare come un male intenzionale e gratuito, è al di là della nostra comprensione perché sembra contraria alla nostra natura empatica e sociale.
Da questa distinzione nascono domande importanti su come percepiamo e giudichiamo il comportamento degli altri. Potremmo essere portati a perdonare la collera perché la vediamo come una reazione umana e comprensibile, mentre troviamo difficoltà a trovare giustificazioni per la malvagità o perfidia, che percepiamo come una violazione fondamentale delle norme di convivenza civile e umanità.
Capire le motivazioni che scatenano un’emozione o una reazione, anche se negative, è ciò che ci rende umani e ci distingue per la capacità di immedesimarci nei panni degli altri. Quello che riteniamo più inaccettabile è la cattiveria gratuita che nasce dall’animo umano.