Frase del 3 Agosto 2024.
“Il problema del vendicarsi per gelosia è che, anche se infliggi dolore agli altri, non allevia in alcun modo il dolore che provi tu stesso. Alla fine della giornata, tutti sono infelici.” – Peter May
Spunti di riflessione
Tutti abbiamo provato o proviamo gelosia, invidia e desiderio di vendetta. La frase del giorno, in particolare, parla della gelosia, in quanto emozione molto forte, difficile da gestire e spesso dolorosa, che può scaturire dalla paura di perdere qualcosa o qualcuno di importante per noi. In questo contesto, il tentativo di vendicarsi può sembrare una via per mitigare il proprio dolore o per ristabilire un senso di giustizia o equilibrio.
La riflessione di Peter May vuole farci capire che questo impulso è, in definitiva, inutile e autodistruttivo.
Innanzitutto, l’atto di vendicarsi non ha il potere di curare la sofferenza interiore di chi lo compie. Il dolore che deriva dalla gelosia è spesso radicato in insicurezze personali, timori o sentimenti di inferiorità. Infliggere sofferenza agli altri non risolve questi problemi, né migliora la propria condizione emotiva. Anzi, può intensificare il senso di colpa o di vuoto, creando una spirale di negatività che si riflette su chiunque sia coinvolto.
E’ importante riflettere poi, anche sull’aspetto dell’infelicità collettiva che deriva dalla vendetta. Quando una persona agisce mosso dalla gelosia e dalla voglia di vendicarsi, non solo non guarisce la propria sofferenza, ma diffonde dolore anche agli altri. Il risultato è che nessuno ne esce davvero vincitore; tutti restano intrappolati in una rete di sofferenza e amarezza.
In un senso più ampio, le parole di May ci stanno consigliando di cercare modi più costruttivi e positivi per affrontare le proprie emozioni negative. Invece di indulgere nella vendetta, che perpetua solo il ciclo di dolore, è più saggio lavorare sulla propria crescita personale, sul perdono e sulla comprensione.
Sono solo questi percorsi che possono non solo alleviare il proprio dolore, ma anche prevenire la diffusione della sofferenza ad altre persone, riportandoci a una condizione di armonia.