Frase del 21 Luglio 2024.
“La conoscenza progredisce integrando l’incertezza, non esorcizzandola.” – Edgar Morin
Spunti di riflessione
In che modo affrontiamo il dubbio e l’incertezza nel nostro percorso di apprendimento? Come ci comportiamo di fronte a ciò che non possiamo prevedere?
Incertezza e conoscenza
Morin lega la conoscenza vera all’accettazione e integrazione dell’incertezza. Secondo Egar Morin l’incertezza è una componente inevitabile della realtà e del processo conoscitivo. Tentare di esorcizzarla, cioè eliminarla completamente, può generare una visione distorta e limitata della realtà, in quanto si cerca di forzare una certezza dove non può esserci.
L’approccio scientifico
Nella scienza, ad esempio, il progresso avviene spesso attraverso ipotesi e teorie che vengono continuamente messe alla prova, verificate e, se necessario, falsificate. La scienza non cerca di eliminare il dubbio, ma di gestirlo attraverso il metodo sperimentale. Le incertezze e le anomalie sono viste come opportunità per approfondire la comprensione, non come ostacoli da rimuovere.
Il ruolo della complessità
Morin è noto per la sua teoria della complessità, che sottolinea come il mondo sia costituito da interconnessioni intricate e non lineari. In questo contesto, l’incertezza è parte integrante della complessità stessa. Riconoscendo e accettando la complessità del mondo possiamo avvicinarci a una conoscenza più completa e integrata.
L’incertezza nella vita quotidiana
Questo principio si applica non solo alla scienza, ma anche alla vita quotidiana e alle decisioni personali. Nelle relazioni, nel lavoro, e nella gestione di situazioni complesse, cercare di evitare l’incertezza può portare a scelte superficiali o miopi. Accettare l’incertezza, invece, ci permette di essere più flessibili, aperti al cambiamento e capaci di adattarci alle circostanze in evoluzione.
Conclusione
Possiamo concludere dicendo che integrando l’incertezza, ampliamo i nostri orizzonti e arricchiamo la nostra comprensione del mondo. Tutto ciò non significa abbandonarsi al caos, ma riconoscere che l’ordine e il disordine, la certezza e l’incertezza, sono interconnessi e che un approccio equilibrato è necessario per un vero progresso conoscitivo.
La citazione di Morin ci esorta quindi a una maggiore umiltà intellettuale e a un’apertura mentale che riconosce la complessità e l’incertezza come elementi fondamentali del nostro percorso di apprendimento e di evoluzione come civiltà umana.