Il mondo è un giardino che cresce spontaneamente. Noi siamo giardinieri che, troppo spesso, piantano semi di cactus nei luoghi sbagliati e poi ci lamentiamo che non c’è spazio per le rose. Le circostanze sono ciò che sono, ma è nelle nostre scelte che possiamo davvero fare la differenza, e se a volte ci dimentichiamo di innaffiare le piante, ricordiamoci che ogni nuovo giorno è un’opportunità per dare loro una seconda chance di fiorire. – Lao Zen Scacciapensieri

Spunti di riflessione e insegnamento del giorno 17 aprile di Lao Zen Scacciapensieri
Caro amico del Tao, siediti sotto l’albero del non-fare, bevi un sorso di tè immaginario, e ascolta il vento che ti parla con voce di vecchio saggio e spirito un po’ burlone:
‘Il Mondo, dice il vento, è un giardino che non chiede permesso per crescere. Le erbacce ballano accanto ai fiori, e il muschio abbraccia la pietra senza bisogno di manuale d’istruzioni.’
Noi? Beh, noi piccoli giardinieri con manie di controllo e pollici incerti. Piantiamo cactus sul cuscino, rose nel deserto, e poi ci sediamo per terra — pungendoci — a lamentarci che la vita punge e non profuma. Ma chi ha scelto il seme? Chi ha letto le istruzioni al contrario?
Un maestro disse: ‘Chi pianta spine non dovrebbe camminare a piedi nudi.’
Le circostanze? Sono come il tempo: fanno quel che vogliono. Ma le scelte… ah, quelle sono le nostre zappette, le nostre annaffiatoi invisibili. E se ieri ci siamo scordati di innaffiare? Pazienza. Anche il Sole a volte si nasconde per un giorno o due, eppure l’erba non gli fa il muso.
Ogni giorno è una nuova possibilità di sbagliare meglio.
Di piantare una rosa in mezzo al caos, o almeno un basilico vicino al cactus — così almeno profuma.
E se nulla cresce come volevi, siediti. Respira. Osserva.
A volte anche una pianta storta ti regala l’ombra perfetta.
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