Frase del 14 Giugno 2024.
“Può darsi che guardiamo dal di fuori, ma è sempre nel profondo di noi stessi che aspettiamo.” – Jérome Touzalin
Spunti di riflessione
Le attese sono sempre interiori, il nostro relazionarci con l’esterno è sempre una proiezione di ciò che abbiamo nella nostra profondità.
La citazione fa notare che vi è una distinzione tra l’osservazione esterna e l’esperienza interna. Jérome Touzalin dice “Guardiamo dal di fuori” per indicare che spesso ci concentriamo su ciò che accade intorno a noi, cercando di comprendere e analizzare il mondo esterno attraverso i nostri sensi. L’osservazione esterna include l’interazione con altre persone, l’analisi degli eventi e delle circostanze, e il tentativo di trovare significato e direzione nella nostra vita attraverso ciò che è visibile e tangibile.
Tuttavia, la seconda parte della frase, “è sempre nel profondo di noi stessi che aspettiamo”, ci riporta all’importanza della dimensione interiore della nostra esistenza. Nonostante tutta l’attenzione che possiamo rivolgere al mondo esterno, il vero nucleo delle nostre speranze, desideri, paure e aspettative risiede dentro di noi. È nel nostro spazio interiore che si svolge il vero dramma della nostra vita emotiva e psicologica.
Aspettare nel profondo di noi stessi si riferisce all’attesa di qualcosa che va oltre le semplici circostanze esteriori. Può essere l’attesa di un cambiamento interiore, di una comprensione più profonda di se stessi, di una connessione autentica con gli altri, o di un senso di pace e appagamento che non dipende da fattori esterni.
Inoltre, la frase può anche evocare l’idea che il nostro vero “sé” è qualcosa che non si rivela completamente attraverso l’osservazione esterna. Il nostro io più autentico è nascosto nelle profondità della nostra psiche, ed è lì che si trovano le risposte alle domande più profonde della nostra esistenza.
Dare più importanza all’introspezione e alla meditazione ci fa scoprire quel mondo interiore che è il vero regista della nostra realtà.
Con la citazione di oggi l’invito è di bilanciare la nostra attenzione tra il mondo esterno e quello interno, ricordandoci che la nostra vera attesa e il nostro vero essere si trovano nel profondo di noi stessi.