Fai il tuo dovere e non temere le conseguenze.
“Né il piacere né il dolore dovrebbero entrare come motivi quando si deve fare ciò che deve essere fatto.” – Julius Evola
Spunti di riflessione
In questa citazione Evola esprime una regola di comportamento etico: fare ciò che deve essere fatto, cioè adempiere al proprio dovere senza temere le ripercussioni e senza pensare al tornaconto che ne può derivare.
Julius Evola riprende una concezione stoica, dove le emozioni come piacere e dolore sono viste come distrazioni che possono compromettere il giudizio e l’azione corretta. Gli stoici sostenevano che la virtù risiede nell’agire secondo ragione e natura, indipendentemente dalle passioni.
Quindi, il messaggio è di mantenere un atteggiamento distaccato e imparziale, dove il dovere viene eseguito per il suo proprio valore intrinseco, non per le ricompense o per evitare sofferenze.
In questa frase di oggi c’è anche un richiamo all’etica kantiana, che enfatizza l’importanza del dovere morale. Secondo Kant, le azioni moralmente corrette devono essere compiute per senso del dovere, non per desideri personali o inclinazioni. Il comportamento etico deve essere guidato da principi morali piuttosto che da esperienze soggettive di piacere o dolore.
Dal punto di vista del filosofo Julius Evola, che è noto per il suo interesse per le tradizioni spirituali e filosofiche esoteriche, la frase può prendere anche una connotazione alla pratica dell’ascetismo. Questa pratica comporta il controllo rigoroso delle proprie emozioni e desideri, per raggiungere una purificazione e una elevazione spirituale. In questo contesto, la frase suggerisce che per compiere il proprio dovere in modo puro e nobile, si devono trascendere le attrazioni del piacere e le avversioni del dolore.
Infine, possiamo dire che l’applicazione della frase ha un aspetto pratico che ci incita ad essere risoluti quando dobbiamo compiere ciò che la nostra coscienza ritiene giusto. Per seguire il nostro senso di giustizia non dobbiamo essere troppo coinvolti emotivamente, altrimenti il rischio è di perdere di vista la giusta azione.