Comprendere gli errori per sublimarli: non avere paura di sbagliare.
“Gli errori hanno quasi sempre un carattere sacro. Non cercare di correggerli. Al contrario, razionalizzali, comprendili integralmente. Dopodiché ti sarà possibile sublimarli.” – Salvador Dalì
Spunti di riflessione
Il termine “Errore” proviene dal latino [error], derivato di [errare] ‘vagare, deviare, sbagliare’. Significa che quando commettiamo un errore stiamo facendo una deviazione dalla giusta meta o dall’obiettivo.
Salvador Dalì dice che gli errori hanno un “carattere sacro”, ovvero che essi possono avere un significato più profondo e indicarci qualcosa che solo attraverso di essi possiamo comprendere. Invece di cercare di correggerli impulsivamente, si propone di abbracciarli e interiorizzarli.
La parte più intrigante della frase è il concetto di “razionalizzare” gli errori che significa di analizzarli in modo critico, esaminando le circostanze, le decisioni e le azioni che li hanno portati. Con tale approccio possiamo avere una visione più chiara delle cause sottostanti degli errori.
La parola “sublimarli” invece indica la trasformazione. Sublimare un errore potrebbe significare trasformarlo in qualcosa di positivo o costruttivo. In psicologia, la sublimazione è un meccanismo di difesa che trasforma impulsi negativi o frustrazioni in comportamenti socialmente accettabili o produttivi. Quindi, applicare questo concetto agli errori potrebbe indicare la capacità di canalizzare l’energia derivante dagli errori in un progresso personale o creativo.
Per tali ragioni gli errori sono sacri, perchè sono opportunità uniche di apprendimento che non dobbiamo giudicare come negativi e frustranti, ma al contrario come elementi fertili per il nostro progresso.