Cos’è il pensiero magico?
Il pensiero magico è la convinzione che le azioni o gli eventi possano influenzare la realtà in modo non scientificamente dimostrabile. Si manifesta nella nostra vita quotidiana attraverso credenze come toccare il ferro per allontanare la sfortuna o mangiare lenticchie a Capodanno per attirare prosperità. Queste credenze, pur essendo razionalmente riconosciute come infondate, persistono a causa di specifici processi psicologici.
Uno dei principali meccanismi alla base del pensiero magico è il bias di conferma, che spinge le persone a cercare e ricordare solo le informazioni che supportano le proprie credenze, ignorando quelle che le contraddicono. Ad esempio, se qualcuno tocca ferro e poi ha fortuna, tende a ricordare quell’episodio, rafforzando l’idea che il gesto abbia funzionato, anche se non vi è una vera correlazione causale.
Un’altra spiegazione viene dalla teoria del doppio processo (Stanovich & West, 2000), che distingue tra due modalità di elaborazione mentale: il Sistema 1 (rapido, intuitivo e automatico) e il Sistema 2 (razionale, lento e riflessivo). Le credenze magiche operano principalmente nel Sistema 1, dove le reazioni emotive e inconsce possono portare a credenze irrazionali, mentre il Sistema 2 può riconoscere che queste credenze non hanno senso, ma non riesce sempre a prevalere sul primo.
Il pensiero magico è spesso alimentato da incertezza, ansia e paura. Quando le persone si trovano di fronte a situazioni imprevedibili o difficili da controllare, come un esame o una partita di calcio, il pensiero magico può fornire un senso di controllo. Ad esempio, indossare un certo capo d’abbigliamento durante una partita può ridurre lo stress legato all’incertezza del risultato, anche se razionalmente la persona sa che quel gesto non influirà sull’andamento del gioco.
Infine, studi come quelli di Risen (2016) dimostrano che il pensiero magico non è limitato all’infanzia o a persone con patologie psicologiche, ma è presente in tutta la popolazione e in varie culture. Il fatto che anche gli adulti razionali e ben istruiti spesso mantengano pratiche superstiziose indica che queste credenze sono una componente stabile della mente umana.
In sintesi, il pensiero magico è un fenomeno complesso e diffuso, che ci aiuta a gestire le emozioni e l’incertezza della vita quotidiana, anche se non ha basi razionali.
Test quanto sei superstizioso?
Rispondi a ciascuna domanda con “Sì” o “No”.
- Hai mai evitato di attraversare una scala?
- Porti sempre un amuleto o un oggetto che consideri portafortuna?
- Ti senti ansioso quando qualcuno rompe uno specchio?
- Credi che certi numeri portino fortuna o sfortuna (ad esempio, il numero 13)?
- Hai mai seguito rituali o cerimonie per assicurarti buona fortuna (ad esempio, l’uso di specifici colori o cibi in occasioni speciali)?
- Ti senti a disagio se un gatto nero attraversa la tua strada?
- Hai mai fatto un gesto o una pratica per allontanare la sfortuna (ad esempio, toccare ferro)?
- Ti preoccupi di possibili conseguenze negative legate a eventi o comportamenti considerati “sfortunati”?
- Credi che esistano forze o entità che possono influenzare la tua vita quotidiana?
- Hai mai notato che eventi sfortunati si verificano dopo aver fatto qualcosa che consideri “negativo” (ad esempio, non rispettare un rito)?
Interpretazione dei risultati
- 0-3 “Sì”: Bassa superstizione. Hai una visione razionale e sei in grado di separare le credenze superstiziose dalla realtà.
- 4-6 “Sì”: Superstizione moderata. Potresti avere alcune credenze superstiziose che influenzano il tuo comportamento, ma non dominano la tua vita.
- 7-10 “Sì”: Alta superstizione. Le credenze superstiziose potrebbero avere un ruolo significativo nella tua vita, influenzando le tue decisioni e i tuoi sentimenti.
Nota
Questo test non è scientifico e serve solo come spunto per la riflessione. Se pensi di avere dei comportamenti che influiscono sulla tua quotidianità puoi decidere di approfondire l’aspetto psicologico con un professionista.
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