Chi coltiva solo il proprio orto crede di sfuggire alle intemperie, finché non scopre che anche le erbacce del vicino infestano il suo raccolto. Perciò, osserva i campi attorno a te con la stessa cura che dedichi al tuo. Perché la pace non cresce dove ognuno zappa per sé — e anche il più saggio inciampa se guarda solo le sue zucchine. – Lao Zen Scacciapensieri

Spunti di riflessione del giorno 13 aprile del maestro Lao Zen Scacciapensieri
Chi zappa solo il proprio orto si crede immune dalla grandine,
ma il vento non chiede il permesso ai confini.
‘Le mie zucchine sono sacre!’ — dice il contadino distratto —
mentre l’erbaccia del vicino fa festa tra le sue lattughe.
Il Tao non distingue tra i tuoi pomodori e i fagioli del villaggio:
tutto cresce sotto lo stesso cielo, e tutto marcisce uguale se ignorato.
Così, colui che ignora il campo altrui,
scopre che il disordine bussa alla sua porta…
vestito da dente di leone.
Perciò: cura il tuo orto, sì.
Ma cammina ogni tanto anche lungo i solchi del vicino.
Perché anche il più saggio cade —
soprattutto se scivola su una zucchina troppo amata.
Quindi, cari viaggiatori di questo mondo, tenete bene a mente quanto vi dico:
Nessun uomo è un’isola, e nessun campo è davvero isolato.
Se trascuri ciò che accade intorno a te, finirai per subirne le conseguenze.
L’indifferenza verso gli altri è solo miopia che ritarda il danno.
Come parte di un tutto, è tuo dovere interessarti non solo al tuo raccolto,
ma all’ordine dell’intera comunità.
Perché la virtù non consiste nel coltivare solo per sé,
ma nel contribuire all’armonia che preserva ogni cosa.
Guardare solo il proprio orto è un atto d’egoismo travestito da saggezza.
La vera saggezza, invece, è prendersi cura del mondo come se fosse casa propria.