Cercare la felicità nel denaro è come inseguire il vento con un sacco bucato: più corri, più resta vuoto. È come cercare di riempire un cesto di canne, o come tentare di prendere pesci con un amo senza filo – più cerchi, più scivolano via.
Ma il saggio sa che senza vento la barca non si muove, senza amo non si prendono pesci, e senza denaro… anche la saggezza rischia di dormire sotto un ponte.
Perciò, usa il sacco, ma rattoppa i buchi. Insegui il vento, ma con le vele aperte. E quando conti i soldi, ricorda: il vero tesoro è non doverli contare. – Lao Zen Scacciapensieri

Spunti di riflessione del giorno di Lao Zen Scacciapensieri
Il venerabile saggio Lao Zen Scacciapensieri oggi ci lascia un koan per riflettere sulla felicità e sul denaro:
Un giovane chiese al Maestro: “Maestro, il denaro porta la felicità?”
Il Maestro sorrise, raccolse una manciata di sabbia e la lasciò cadere lentamente dalla mano.
“Il denaro è come la sabbia,” disse. “Se lo stringi troppo, scivola via. Se non ne prendi affatto, resti a mani vuote. Ma se lo tieni nel palmo aperto, puoi portarne abbastanza senza perderlo.”
Il giovane annuì, riflettendo profondamente.
“Allora, Maestro, il segreto è prenderne il giusto senza stringere troppo?”
Il Maestro rise: “No, stolto! Il segreto è anche sapere quando lavarti le mani, perché troppo attaccamento sporca l’anima!”
Cosa vuole insegnarci Lao Zen Scacciapensieri?
Il vero tesoro è non dover contare i soldi perché, in un mondo ideale, non dovremmo essere schiavi delle preoccupazioni materiali. Quando non devi più preoccuparti di quanti soldi hai, significa che hai raggiunto una forma di libertà interiore e serenità. Non dipendere dal denaro per la tua felicità o il tuo benessere ti permette di concentrarti su ciò che veramente conta: esperienze, relazioni, crescita personale, e pace mentale.
Per cui, dobbiamo comprendere che il ‘vero tesoro’ è quello stato di abbondanza che non dipende da ciò che possiedi, ma dalla capacità di essere contenti senza sentirsi mai a corto. È come dire che la vera ricchezza non è accumulare, ma riuscire a vivere in equilibrio, con tutto ciò che è necessario senza l’ossessione del ‘contare’ o accumulare più di quanto ci serve.
Quindi, non dover contare i soldi è un segno di libertà, di un cammino che non è più imprigionato dai numeri o dalle necessità materiali, ma che naviga con leggerezza e consapevolezza.
Il Maestro ci ha insegnato che: “L’uomo che accumula monete è come il viandante che raccoglie pietre lungo il cammino. Crede di fortificarsi, ma appesantisce il passo. Più carica il suo sacco, più lenta diventa la sua marcia, finché un giorno scopre che non può più andare avanti.
Saggio è colui che porta solo ciò che serve, perché sa che il viaggio vale più del fardello. Ma stolto è chi muore di fatica, mentre si vanta del peso sulle spalle.”
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