Chi impone il rispetto lo perde. Chi è saldo in sé, senza imporsi, lo riceve. Il bambù non urla per essere forte – si piega al vento, e intanto guarda il leone sforzarsi di sembrare saggio con il ruggito di chi ha dimenticato il silenzio. Vuoi farti rispettare? Sii come l’acqua: non discute con la roccia, la scava. Se alzi la voce, forse qualcuno ti seguirà, confondendo il fragore con l’autorevolezza. Ma anche il tuono fa tremare la valle, eppure non guida il fiume. Se scegli la voce del leone, assicurati che il tuo ruggito non confonda il rispetto con il timore, ché l’uno nobilita, l’altro corrompe. – Lao Zen Scacciapensieri
Spunti di riflessione del giorno 10 aprile del maestro Lao Zen Scacciapensieri
Chi impone il rispetto, lo fa con la paura; ma ciò che nasce dal timore è fragile, instabile, destinato a mutare al primo vento. Nessuno onora davvero chi si fa temere: lo si evita, lo si tollera, lo si attende al varco.
Il rispetto autentico, come ogni virtù, non si comanda: si merita.
E lo merita chi vive in coerenza con ciò che insegna,
chi non si affanna a mostrarsi forte,
ma lo è nel silenzio dei suoi gesti.
L’acqua scava la roccia, non con la violenza, ma con la costanza.
Così anche l’animo saldo prevale non con il clamore, ma con la fermezza.
Chi alza la voce, spesso lo fa per coprire il vuoto che sente dentro.
Il saggio non ha bisogno di ruggire: il suo carattere parla per lui.
Vuoi essere seguito? Guida con l’esempio.
Vuoi farti rispettare? Non chiederlo: rendilo inevitabile.
Non temere d’essere mansueto:
anche la forza più grande è inutile se non sa dominarsi.
Ricorda: il rispetto imposto è una maschera,
quello ricevuto è una conquista.
Meglio essere amati per ciò che si è,
che temuti per ciò che si finge di essere.
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