13 Novembre 2023: la storia raccontata è verità distorta.
C’è la storia, poi c’è la vera storia, poi c’è la storia di come è stata raccontata la storia. Poi c’è quello che lasci fuori dalla storia. Anche questo fa parte della storia. – Margaret Atwood
Spunti di riflessione
Margaret Atwood con questa frase che sembre uno scioglilingua, offre una prospettiva intrigante sulla natura complessa e sfaccettata di ciò che viene raccontato come storia. Indica che c’è più di una versione della storia, ognuna con la propria verità e interpretazione.
Nella citazione si dice: “C’è la storia”, ovvero la narrazione degli eventi che sono accaduti, gli avvenimenti oggettivi che costituiscono il passato. Tuttavia, Atwood suggerisce che questa è solo una parte della storia complessiva.
Poi “C’è la vera storia”, cioé quello che dovrebbe essere la verità intrinseca, i fatti nudi e crudi senza interpretazioni o distorsioni. Ma, come sottolinea Atwood, anche questa è solo una prospettiva.
“C’è la storia di come è stata raccontata la storia”, vuol dire che il narratore e la sua prospettiva hanno un ruolo importante nel plasmare la versione di un accadimento. Ogni narratore seleziona, interpreta e presenta gli eventi in base alla propria prospettiva, influenzando la comprensione del passato.
Ma particolarmente significative sono queste parole: “Poi c’è quello che lasci fuori dalla storia”, che sottolineano come nel raccontare si possono omettere dettagli cruciali o prospettive alternative. Ciò può essere intenzionale o accidentale, ma comunque influisce sulla completezza della storia.
In conlcusione la Atwood dice: “Anche questo fa parte della storia”, ribadendo, in questo modo, che le omissioni, le distorsioni e le prospettive mancanti sono anch’esse elementi della storia complessiva. Ciò che non è incluso può essere altrettanto rivelatore e importante di ciò che è incluso.
Riflettendo su questa citazione possiamo comprendere quanto sia complessa la verità e che tutti dovremmo imparare a riconoscere che ogni narrazione è influenzata dalla prospettiva e dalle scelte del narratore. La storia non è mai completamente oggettiva; è sempre mediata dalla mente umana e dalle circostanze in cui viene raccontata.
Allora domandiamoci: noi quanto riusciamo a essere obiettivi e a raccontare una storia nella maniera più fedele possibile?
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