11 Febbraio frase di oggi sull’essere perfetti o imperfetti.
Oh! Come è necessaria l’imperfezione per essere perfetti!
– Giovanni Pascoli
Spunti di riflessione
C’è chi è nella costante ricerca di perfezione ed è intransingente con se stesso e con gli altri. Al contrario, c’è chi ama essere uno spirito libero e vivere senza regole, né costrizioni.
Non c’è un regola di vita che possa essere adatta a tutti, ma di sicuro ogni estremo comportamento è indice di disarmonia. Tuttavia, è necessario che ognuno faccia esperienza da sé, con le proprie inclinazioni e attitudini mentali e psicologiche. Nessuno può costringere qualcun altro a cambiare; difatti, se l’istanza non nasce da noi stessi, non sarebbe mai un bene forzare le cose.
Qual’è poi la sintesi fra perfezione e imperfezione? Può esistere l’una senza l’altra? Si può essere perfetti? E cosa si intende per perfezione?
Tutte queste domande ci fanno nascere diversi dubbi sulla prospettiva con cui osservare la perfezione e l’imperfezione.
Il quesito fra i due opposti potrebbe portare anche a riflettere su “ordine” e “caos”, entropia-sintropia: non potrebbe esistere l’uno senza il suo opposto.
Elevando lo sguardo al di sopra della nostra esistenza umana, potremmo scoprire che ogni cosa ha un suo equilibrio che sfugge alla nostra logica, ma che si ritrova nelle leggi dell’Universo.
Forse, dovremmo pensare che limitandoci a cercare di ottenere la perfezione (o l’ordine), creeremmo più caos perché ci sarebbe uno sbilanciamento che trasformerebbe quell’eccesso di perfezione in un difetto. Ma, d’altra parte, anche il caos da solo non potrebbe dare vita alla Creazione se non ci fosse un equilibrio che lo bilancia.
La questione, senza diventare troppo filosofica, può semplicemente riassumersi nella parola “armonia” e sintesi degli opposti.
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